Ultimo aggiornamento 13/05/2023

Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, il biossido di titanio presente negli alimenti non si può più considerare sicuro come additivo. Infatti l’EFSA, dopo aver esaminato gli ultimi studi sulla sostanza, ha aggiornato la sua valutazione di sicurezza, rivedendo i risultati precedenti pubblicati nel 2016.

Già nel 2016 un gruppo di esperti dell’EFSA aveva raccomandato la necessità di eseguire ulteriori studi, al fine di raccogliere dati sui possibili effetti per la salute umana, derivanti da un abuso di questa sostanza.

Le incertezze sono state riviste, dopo la richiesta dell’Unione Europea fatta a marzo 2020.  Pertanto alla luce della nuova analisi svolta dall’EFSA, la Commissione UE proporrà il divieto dell’uso del biossido di titanio come additivo alimentare.

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Dove si trova il biossido di titanio?

Il biossido di titanio, denominato anche con la sigla E171, si impiega come colorante. È utilizzato nei  dolci e prodotti da forno, in zuppe, brodi e salse pronte. Ma si trova anche in gomme da masticare e caramelle, nelle creme spalmabili e nella frutta secca trasformata.

Inoltre si usa in alcuni prodotti farmaceutici, solari, dentifrici e prodotti cosmetici, anche se la valutazione dell’autorità non riguarda questi casi.

Pertanto, se vuoi evitare subito questo additivo, assicurati di leggere attentamente le etichette alimentari.

Biossido di titanio negli alimenti: cosa è e dove si trova?
Gli alimenti più comuni contenenti l’additivo E171 sono gomme da masticare, caramelle, pasticcini e decorazioni per le torte.

Perché si usa il biossido di titanio negli alimenti?

La funzione tecnologica del biossido di titanio è quella di rendere il cibo visivamente più attraente. L’additivo fornisce colore ad alimenti che altrimenti sarebbero incolori oppure ravviva l’aspetto originario.

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Pericolosità per la salute

Gli esperti non hanno potuto escludere problemi di genotossicità dopo il consumo. In pratica è possibile che la sostanza chimica danneggi il DNA e generi effetti cancerogeni. Ciò in seguito all’ingestione e all’assorbimento delle particelle di biossido di titanio, che possono accumularsi nell’organismo. Pertanto è essenziale valutarne il potenziale effetto tossico, per trarre conclusioni sulla sua sicurezza.

La Commissione UE ne proporrà il divieto

La Commissione europea avanzerà agli Stati membri la proposta di ritirare il biossido di titanio (E171) dall’elenco degli additivi alimentari ammessi dall’Unione.

È bene quindi cominciare già a ridurre o eliminare il consumo di alimenti contenenti questo additivo alimentare.

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