Il Coronavirus può essere trasmesso attraverso il cibo? Certamente buona parte delle strategie per la lotta alla pandemia da COVID-19 si concentra sulla prevenzione. Ma cosa si sa sul rapporto tra Coronavirus e alimenti?
I primi casi della malattia da COVID-19 erano collegati all’esposizione diretta presso un mercato del pesce di Wuhan in Cina. Pertanto all’inizio si presumeva vi fosse una trasmissione da animale a uomo. Tuttavia, i casi successivi non sono stati associati a questo meccanismo di esposizione. Infatti la modalità principale di trasmissione di COVID-19 è da una persona all’altra per contatto stretto. Si ritiene che essa avvenga attraverso le goccioline respiratorie emesse con tosse e starnuti.
Inoltre secondo le informazioni disponibili, il nuovo Coronavirus ha la capacità di sopravvivere per alcune ore sulle superfici. Queste potrebbero costituire una fonte di trasmissione del COVID-19. Soprattutto se dopo essere entrati a contatto con oggetti contaminati ci tocchiamo la bocca, il naso o gli occhi.
Coronavirus e superfici
Un articolo, pubblicato sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine, evidenzia come il virus possa sopravvivere per tempi diversi in base al materiale su cui si deposita. Ciò dipende dalle caratteristiche della superficie. Ad esempio, superfici meno porose come plastica e acciaio, assorbono meno facilmente le goccioline di saliva emesse da una persona infetta. E così restano attive più a lungo.
COVID-19: tempo di permanenza sulle superfici e rischi
- Plastica: fino a 72 ore.
- Acciaio: fino a 72 ore.
- Carta e cartone: fino a 24 ore.
- Rame: fino a 4 ore.
Il rischio diminuisce notevolmente con il passare delle ore. Tuttavia si annulla soltanto dopo qualche giorno.
Ma come comportarci nei confronti del cibo?
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Coronavirus e alimenti: al momento nessuna prova di trasmissione per via alimentare
Secondo l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) non esistono prove che il cibo costituisca una fonte o una via di trasmissione probabile del virus. Ad oggi non sono stati segnalati casi di contagio avvenuto attraverso il consumo alimentare.
L’FDA (Food and Drud Administration) in aggiunta ci comunica che, non solo per gli alimenti, ma anche per i contenitori e gli imballaggi alimentari, attualmente non ci sono prove che siano associati alla trasmissione del COVID-19. È possibile che tale virus possa sopravvivere su superfici o oggetti. Per questo motivo, è fondamentale seguire i 5 punti chiave della sicurezza alimentare stabiliti dall’OMS.
Regole igieniche di base: precauzioni con la spesa e in cucina
Per evitare eventuali contaminazioni dagli alimenti o dalle loro confezioni occorre lavarsi le mani:
- quando si torna a casa e dopo aver messo a posto la spesa,
- dopo aver maneggiato gli imballaggi alimentari,
- dopo aver rimosso gli alimenti dall’imballaggio,
- prima di preparare gli alimenti da mangiare,
- prima di mangiare.
Igiene delle mani
I consumatori possono seguire le linee guida dell’OMS sul lavaggio frequente e accurato delle mani con acqua e sapone per 40-60 secondi. Ma è importante anche la regolare pulizia e disinfezione delle superfici. Si tratta di tavoli, piani di lavoro, ripiani, maniglie, pomelli, interruttori e altro con cui entrano in contatto gli alimenti e le nostre mani, rientrando dalla spesa.
Comunque la trasmissione dell’infezione da un uomo all’altro tramite contatto ravvicinato con le goccioline emesse sembra essere il fattore decisivo per la diffusione del virus. Pertanto non è necessario lavare o disinfettare gli imballaggi alimentari.
Inoltre non si devono usare agenti chimici per lavare e decontaminare gli alimenti. Infatti gli agenti e i loro residui possono rappresentare un inutile rischio per la salute. Soprattutto se non vengono utilizzati correttamente. E gli alimenti non devono essere posti in quarantena all’entrata della casa o in altri luoghi.
Coronavirus: corretta conservazione e manipolazione degli alimenti
È fondamentale che i cibi sensibili siano riposti immediatamente e correttamente in frigorifero. Oppure rispettivamente nel congelatore.
Quando si maneggiano gli imballaggi alimentari, si devono applicare anche le altre norme igieniche per la prevenzione del Coronavirus.
- Non toccarsi il viso. In particolare occhi, naso e bocca.
- Tossire o starnutire in un fazzoletto di carta o nel gomito.
- Lavarsi le mani dopo aver tossito o starnutito.
Come disinfettare le superfici per il COVID-19?
I disinfettanti hanno la capacità di ridurre o evitare la trasmissione dell’infezione da parte del Coronavirus. Ma affinché la disinfezione sia efficace, occorre effettuare prima la detersione delle superfici visibilmente sporche.
Per la disinfezione bisogna prediligere prodotti disinfettanti che contengano:
- alcol (etanolo) almeno al 75%,
- prodotti a base di cloro attivo allo 0,1% (una diluizione della candeggina).
Nel secondo caso è possibile preparare una soluzione disinfettante con 20 ml (quattro cucchiaini) di candeggina (al 5%) in un litro di acqua potabile. Questa soluzione va preparata ogni giorno, perché il principio attivo non è stabile più di 24 ore. Inoltre la candeggina non va mai mischiata con altri prodotti. Ciò in quanto potrebbero generarsi sostanze tossiche.
Per tali disinfettanti il tempo di contatto sulla superficie deve essere di almeno un minuto, affinché siano efficaci.
Comunque lavarsi spesso e bene le mani è il metodo più valido per ridurre la contaminazione delle superfici.
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Coronavirus e igiene degli alimenti: cosa è fondamentale sapere?
L’igiene alimentare è essenziale. Così come l’igiene delle mani. Si raccomandano prudenza e attenzioni speciali soprattutto nei confronti delle persone più a rischio. Si tratta di soggetti con patologie, anziani e immunodepressi che potrebbero essere maggiormente esposti al contagio.
Coronavirus e gestione degli alimenti: come non correre rischi
Ecco una guida delle principali buone pratiche igieniche da applicare per il cibo.
- Cuocere completamente gli alimenti di origine animale ad una temperatura di almeno 70°C al cuore del prodotto. E per un tempo minimo di 5 minuti.
- Conservare i cibi in dispensa o in frigo nel modo corretto. Eliminando subito eventuali confezioni esterne.
- Lavare accuratamente frutta e verdura con acqua corrente prima del consumo.
- Consumare immediatamente i cibi cotti.
- Evitare il contatto tra cibi crudi e cibi cotti.
- Riscaldare bene gli alimenti già cotti.
- Proteggere gli alimenti da roditori, insetti e animali.
- Evitare di maneggiare i soldi e il cibo senza prima essersi lavati le mani o avere cambiato i guanti monouso.
- Evitare il contatto ravvicinato con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie.
Covid: evitare il contatto interpersonale per limitare la diffusione
I migliori comportamenti da adottare sono evitare il contatto interpersonale ravvicinato, mantenendo il distanziamento sociale di almeno un metro e seguire una corretta igiene delle mani. Inoltre è utile anche arieggiare spesso i locali chiusi e indossare la mascherina, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità nel suo Rapporto sul COVID-19 e l’igiene degli alimenti.
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Specializzata in Qualità e Sicurezza Alimentare, PhD, fondatrice di Cibo Sicuro Nel Piatto e autrice di articoli.