La Listeria monocytogenes è un batterio patogeno che causa una tossinfezione alimentare detta listeriosi.
Come risulta dal rapporto dell’EFSA e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), nell’Unione Europea il numero di persone colpite da listeriosi ogni anno si aggira mediamente intorno ai 2500 casi, con un trend in aumento negli ultimi dieci anni.
Sebbene la listeriosi possa causare una malattia lieve nelle persone sane, può avere un effetto grave in alcuni soggetti come donne in gravidanza, anziani e persone con un sistema immunitario indebolito.
Il modo migliore per prevenirla è quello di seguire buone pratiche di sicurezza alimentare durante la manipolazione, la cottura o il consumo di cibo.
Sintomi della Listeria
Nella maggior parte delle persone, la listeriosi causa sintomi compatibili con altre malattie di origine alimentare. I più comuni sono la febbre e la diarrea.
Altri sintomi possono includere: nausea e vomito, dolore addominale, muscolare e alla testa. I sintomi possono iniziare entro 24 ore dopo aver mangiato il cibo contaminato. Nel complesso, la malattia è lieve e scompare da sola, sebbene la diarrea possa durare fino a 5 giorni.
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Listeriosi invasiva
In alcuni casi, la listeriosi dall’intestino si diffonde nel sangue. Si ha così un’infezione più avanzata, nota come listeriosi invasiva, che provoca sintomi più gravi. Questi includono: confusione, torcicollo, perdita di equilibrio o difficoltà a camminare, convulsioni, febbre e dolore muscolare.
Le persone con listeriosi invasiva spesso non manifestano i primi sintomi fino a 1-4 settimane dopo l’esposizione alla Listeria. A volte, può volerci ancora più tempo per la comparsa dei sintomi, ovvero fino a 3 mesi.
La listeriosi invasiva è una malattia grave e può causare complicazioni pericolose come meningite batterica, encefalite, endocardite, setticemia, polmonite, osteomielite, artrite settica e sepsi.
Listeria in gravidanza
In gravidanza, le persone hanno una maggiore probabilità di contrarre la listeriosi rispetto alla popolazione generale.
Una donna incinta, potrebbe non avere alcun sintomo o i sintomi potrebbero essere molto lievi. Inoltre, questi possono richiedere del tempo prima che si manifestino: in genere da 19 a 28 giorni. Ciò può rendere difficile fare una corretta diagnosi. Quando presenti, i sintomi della listeriosi in una persona incinta sono febbre, dolori muscolari e diarrea.
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Listeria nei neonati
Un’infezione da Listeria in un neonato può causare malattie e complicazioni gravi, spesso pericolose per la vita. I sintomi possono essere: febbre, diarrea, vomito, letargia, irritabilità e basso peso alla nascita.
Ma si può verificare anche aborto spontaneo, parto prematuro o mortalità del nascituro. E quando il bambino sopravvive, può sviluppare una grave infezione del cervello, del sangue o dei polmoni. Ciò provoca problemi di salute per tutta la vita.
Cause della listeriosi
In genere, una persona contrae la listeriosi dopo aver mangiato cibo contaminato. Un neonato può prenderla anche dalla madre.
La Listeria vive nel suolo, nell’acqua, nelle feci degli animali e sulle piante. Può anche sopravvivere nel cibo, sulle attrezzature e nelle celle frigorifere.
La listeriosi è comunemente diffusa da:
- carni lavorate, come salumi, wurstel, creme spalmabili di carne e pesce affumicato refrigerato
- latte non pastorizzato e prodotti derivati, come i formaggi a pasta molle
- prodotti trasformati ottenuti da latte crudo, come il gelato
- pesce crudo
- frutta e verdura cruda.
La Listeria può crescere persino in ambienti freddi, come nei frigoriferi, anche se non si moltiplica rapidamente. Sopravvive a temperature di congelamento, pertanto potrebbe essere presente negli alimenti congelati e svilupparsi dopo lo scongelamento.
Ma questi batteri possono essere distrutti dal calore. Il riscaldamento a 75°C (per almeno 3 minuti) di alimenti trasformati come wurstel uccide la Listeria.
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Elenco dei cibi a rischio Listeria
Una varietà di cibi è collegata ai focolai della Listeria. Coloro che sono a rischio di malattie gravi dovrebbero cercare di evitare i seguenti alimenti.
Formaggi a pasta molle
I formaggi a pasta molle possono essere prodotti con latte non pastorizzato. La pastorizzazione è un processo che permette di uccidere i microbi pericolosi in alcuni tipi di alimenti. Alcuni esempi sono il Brie, il Camembert e la Feta.
Per vedere se un formaggio è fatto con latte pastorizzato, bisogna controllare l’etichetta. Ma in caso di dubbi, è meglio non acquistarlo.
Latte grezzo
Il latte crudo non è stato pastorizzato. Questo può essere utilizzato anche per fare altri prodotti come formaggio, yogurt e gelato. In tal caso bisogna controllare l’etichetta del prodotto per vedere se è fatto con latte pastorizzato.
Carni pronte
La Listeria può essere trovata in diversi tipi di cibi pronti a base di carne. Questi includono: salumi, wurstel, paté o altre creme spalmabili di carne e pesce affumicato refrigerato.
Chi è a rischio di listeriosi grave, dovrebbe evitare questi prodotti, a meno che non vengano cotti a una temperatura sicura di 75°C per almeno 3 minuti.
I paté, le creme spalmabili di carne o il pesce affumicato che sono stabili a scaffale sono in genere più sicuri. Si tratta di articoli conservati a temperatura ambiente prima dell’apertura.
Inoltre una buona regola pratica è quella di evitare di scegliere prodotti che si trovano nella sezione refrigerata del negozio.
Frutta e verdura cruda
Poiché la Listeria può essere trovata su frutta e verdura cruda, occorre lavare bene o strofinare questi alimenti sotto l’acqua corrente, prima di prepararli o mangiarli.
Ciò è importante, anche se non si ha intenzione di mangiare la pelle o la buccia, poiché i batteri presenti all’esterno possono penetrare nel cibo durante la preparazione.
In particolare, per i meloni occorre adottare alcune misure per consumarli in sicurezza. Infatti bisogna mangiare subito il melone tagliato. Altrimenti, va conservato in frigorifero. Ma occorre buttarlo, se rimane in frigo per più di tre giorni.
Germogli crudi
I germogli crudi possono ospitare la Listeria e batteri come Escherichia coli e Salmonella. A differenza di altri tipi di verdure fresche, il lavaggio dei germogli crudi non è efficace nel rimuovere i batteri.
Pertanto chi è a rischio di una grave listeriosi, deve assicurarsi che i germogli siano ben cotti prima di mangiarli, evitando di consumare germogli crudi o leggermente cotti.
Prodotti richiamati
Alcuni alimenti possono essere contaminati dalla Listeria anche durante la produzione, la lavorazione o il confezionamento.
Perciò, è importante attenersi sempre a pratiche di sicurezza alimentare appropriate durante la manipolazione, la preparazione e la cottura degli alimenti.
Se un prodotto alimentare risulta contaminato dalla Listeria, l’azienda che lo produce emetterà un richiamo.
Pertanto cerca di rimanere aggiornato sui richiami. E se hai un alimento richiamato, buttalo via o restituiscilo al negoziante.
Prevenzione della listeria
L’applicazione delle misure di sicurezza alimentare è il modo migliore per prevenire la listeriosi. Ecco sei suggerimenti da seguire:
1. Tieni pulito
La pulizia è fondamentale. Pulisci le mani, gli utensili, i banconi e gli elettrodomestici. Riduci la possibilità di contaminazione crociata lavandoti le mani prima e dopo aver cucinato, pulito i prodotti o scaricato la spesa. Inoltre separa gli alimenti crudi da quelli cotti.
2. Lava accuratamente i prodotti
Sotto l’acqua corrente, strofina la frutta e la verdura, anche se hai intenzione di sbucciarla.
3. Cucina bene i cibi
Cuoci completamente la carne, seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta, in particolare per carne insaccata e wurstel. Prova a utilizzare un termometro per alimenti per assicurarti di aver raggiunto la temperatura di cottura sicura consigliata.
4. Evita determinati cibi in gravidanza
Durante la gravidanza, evita gli alimenti che potrebbero essere contaminati dalla Listeria come formaggi non pastorizzati, salumi, wurstel, pesce crudo, carni lavorate o pesce affumicato refrigerato.
5. Pulisci regolarmente il frigorifero
Lava regolarmente ripiani, cassetti e maniglie con acqua tiepida e prodotti specifici per uccidere i batteri.
6. Mantieni le giuste temperature
La Listeria non muore a basse temperature, ma un frigorifero correttamente raffreddato può rallentarne la crescita. Se puoi, acquista un termometro per elettrodomestici e mantieni la temperatura del frigorifero a 4°C. Invece per il congelatore mantienila pari o inferiore a -18°C.
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Esperta in Qualità e Sicurezza Alimentare, PhD, fondatrice di Cibo Sicuro Nel Piatto e autrice di articoli.