Marmellata, confettura e composta non vanno confuse tra di loro, perché sono tre prodotti alimentari diversi. Nella cultura popolare si pensa che queste tre parole siano dei sinonimi.
Ma conoscendo le differenze e leggendo le etichette alimentari si può imparare a fare una scelta sana e consapevole.
Che differenza c’è tra marmellata, confettura e composta di frutta?
La marmellata e la confettura sono due prodotti distinti, anche se apparentemente simili.
La diversità di questi due prodotti in Italia è regolamentata dal Decreto Legislativo 50/2004. Questo decreto disciplina la produzione e la vendita di marmellate, confetture, gelatine di frutta e crema di marroni.
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Marmellata
La marmellata è un prodotto a base di acqua, zucchero e agrumi. Si possono usare arance, limoni, mandarini, cedri, bergamotti e pompelmi. E di questi si può impiegare la polpa, il succo, la purea, la scorza o gli estratti acquosi.
La percentuale di frutta presente nella marmellata deve essere almeno del 20%.
Confettura
La confettura è un prodotto contenente acqua, zucchero e polpa (o purea) di uno o più tipi di frutta.
In base al quantitativo di frutta usata si distingue a sua volta in due tipi.
Nelle confetture semplici la frutta di solito non è inferiore al 35%. Ma quando la confettura è extra la frutta è almeno il 45%.

Composta
La composta si distingue dalla confettura per la quantità di frutta utilizzata. Infatti la composta è un prodotto che contiene un’altissima concentrazione di frutta e un minor quantitativo di zuccheri. Deve avere almeno 650 grammi di frutta per ogni chilogrammo di prodotto (65%). Ma si può ottenere anche solo dalla frutta.
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Marmellata, confettura e composta: quale scegliere?
La marmellata e la confettura sono prodotti ad alto contenuto di zuccheri, che dovrebbero essere consumati in piccole quantità.
Le composte apportano meno zuccheri rispetto alle confetture e sono più ricche di frutta. Quindi possiedono un inferiore apporto calorico.
Queste importanti caratteristiche rendono il prodotto più genuino e sano e adatto a tutti. In particolare a chi deve mangiare meno cibi dolci per motivi di salute.
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Esperta in Qualità e Sicurezza Alimentare, PhD, fondatrice di Cibo Sicuro Nel Piatto e autrice di articoli.