Ultimo aggiornamento 05/06/2023
Come possiamo riconoscere un miele di qualità in Italia, senza perderci nella vastità di nomi, colori, etichette e sapori?
Ecco sei regole per non sbagliare la scelta.
Miele di qualità: in Italia quale scegliere?
Provenienza
La prima regola da seguire per consumare un buon miele è quella di acquistare miele italiano. Un’attenta lettura dell’etichetta è fondamentale per verificare l’origine del prodotto.
La parola “Italia” deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale.
Mentre, nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione Europea, l’etichetta deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della UE”.
Se invece proviene da Paesi extraeuropei deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della UE”.
Infine se si tratta di un prodotto misto va scritto “miscela di mieli originari e non originari della UE”.
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Certificazioni
In Italia la legislazione in materia di miele è molto severa. La legge impone che il 100% di ciò che si trova nel vasetto debba essere prodotto dall’alveare. E non sono ammessi residui di sostanze chimiche, come antibiotici o farmaci, con cui vengono trattate le api. Numerosi sono i controlli effettuati sul miele in Italia, da cui risulta che il prodotto è sicuro.
Certificazione BIO
Molti produttori si avvalgono della certificazione BIO, che è un’ulteriore conferma della qualità del loro prodotto. Tuttavia, spesso l’assenza della certificazione non dipende dalla qualità del prodotto, ma dai costi significativi per ottenerla. Infatti una piccola azienda non è in grado di sostenere tali costi, per le dimensioni assai ridotte della stessa, spesso a conduzione familiare.
In realtà, tra gli apicoltori italiani esiste un’attenzione diffusa per il biologico, pure in mancanza del riconoscimento ufficiale di quella pratica.
Certificazione D.O.P
Anche per il miele esiste la certificazione D.O.P. (denominazione di origine protetta) che identifica vari produttori, come quella delle Dolomiti Bellunesi, della Lunigiana, di Montefeltro, Sardegna e Varese.
Colore
Il colore del miele varia soprattutto in base alla tipologia dei pollini raccolti dalle api.
La colorazione deve essere il più possibile omogenea e priva di stratificazioni o separazioni, altrimenti ha subito un processo di degradazione, come la fermentazione e la separazione di fasi, che ne impedisce il consumo.
Benché un miele fermentato non ha alcuna tossicità, tuttavia presenta un odore e un sapore molto aciduli e pertanto sgradevoli.
Invece le striature bianche, presenti in alcuni mieli cristallizzati, sono del tutto naturali e non alterano la qualità del prodotto.
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Consistenza: miele cristallizzato e liquido
Il più grande stereotipo sul miele è quello che considera un miele di qualità solo se liquido. In realtà la cristallizzazione è un processo naturale, indice di ottima qualità del miele.
Esistono solo tre tipologie di miele in cui non si verifica la cristallizzazione:
- miele di acacia,
- di castagno,
- di melata.
Tutti gli altri mieli devono cristallizzare e lo fanno in tempi diversi, a seconda della composizione. Questa caratteristica permette di distinguere la qualità di un miele.
Per evitare la cristallizzazione, alcuni produttori sottopongono il miele a processi di pastorizzazione, scaldandolo a 75°C. Ma in tal modo le sostanze benefiche del miele, come enzimi, vitamine e antiossidanti, vengono degradate.
Si può riportare il miele allo stato liquido, riscaldando il vasetto in acqua tiepida, ma senza superare i 40°C in modo da non alterarne le qualità.
Produttori locali: per un miele italiano di qualità
Per avere un prodotto di qualità, conviene acquistare il miele prodotto da piccole aziende locali in negozi specializzati o nella vendita al dettaglio, come mercati o fiere rionali. Oppure conviene acquistarlo direttamente dai produttori.
Il miele, per sua stessa natura, è un prodotto di nicchia. Caratteristica questa che lo rende unico e ogni volta completamente diverso, con i suoi profumi e sapori, all’apertura di un vasetto.
Miele italiano di qualità: anche il prezzo è importante
Il miele di qualità si paga ad un prezzo adeguato. Tale prezzo non può scendere, ad esempio per un millefiori, sotto i 10 euro al kg.
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