Il forno a microonde è un prezioso alleato in cucina. Permette non solo di riscaldare gli alimenti e di scongelarli in poco tempo, ma anche di cuocerli mediante le microonde, ovvero radiazioni a radiofrequenza che interagiscono con l’acqua e i grassi contenuti nel cibo, dall’interno verso l’esterno.
Per questo si distingue da altri metodi di cottura che agiscono per conduzione, convezione o irraggiamento, dove il riscaldamento invece parte dall’esterno verso l’interno.
Spesso i consumatori si chiedono se il forno a microonde faccia male e se sia meglio preferire altri tipi di cottura, magari più tradizionali. Ecco allora le otto cose da sapere per usare il forno a microonde in sicurezza.
Il forno a microonde fa male alla salute?
Salubrità
Non di rado la salubrità dei cibi cotti con microonde è stata oggetto di discussione e la domanda è stata: l’uso di radiazioni emesse in fase di cottura, scongelamento e riscaldamento può essere dannoso per la salute?
In realtà come chiarisce l’AIRC, questo tipo di radiazioni non risulta dannoso per la salute, poiché si tratta di onde non “ionizzanti” e a bassa energia, che non interagiscono con il DNA, come invece fanno altre radiazioni, quali i raggi X o i raggi gamma, capaci di sviluppare cellule cancerogene e tumorali per effetto di mutazioni genetiche.
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Tossinfezioni alimentari
Invece un rischio che può derivare dall’utilizzo del microonde è la tossinfezione alimentare, che si verifica solo in caso di prodotti non perfettamente freschi, conservati in frigo per almeno qualche giorno.
In questi casi, l’utilizzo delle radiazioni a radiofrequenza con temperature non particolarmente elevate e i brevi tempi impiegati per scongelare o cuocere non consentono la totale eliminazione di batteri che, con il decorrere del tempo, possono essersi formati nel cibo.
Quindi in tal caso è preferibile la cottura al vapore, a pressione, in padella o nel forno tradizionale, dove grazie ad un’esposizione più prolungata alle alte temperature è possibile eliminare eventuali batteri presenti.
Contenitori
A infondere preoccupazione per la salute non è l’elettrodomestico in sé, ma i contenitori che vengono utilizzati per la cottura o lo scongelamento di alimenti.
Infatti i contenitori in plastica o le pellicole usate per la conservazione degli alimenti potrebbero rilasciare il bisfenolo A, un interferente endocrino dannoso per la salute dell’uomo. Pertanto è sempre bene togliere il prodotto dalla confezione e cuocerlo o scongelarlo nel microonde esclusivamente con l’impiego di pirofile o recipienti adatti.
Inoltre esiste un’apposita indicazione sui contenitori, che ci dà la potenza massima a cui possono essere sottoposti per non correre rischi.
Quando conviene usare il microonde?
Nei seguenti casi l’uso del microonde può offrire alcuni vantaggi.
Scongelamento di alimenti surgelati
L’utilizzo del microonde permette di scongelare completamente il prodotto surgelato in poco tempo, sia nella parte esterna che in quella interna.
Diversamente, con lo scongelamento a temperatura ambiente si potrebbe trovare la parte interna ancora congelata.
In questi casi, il rischio è che nella parte esterna del cibo possano generarsi alterazioni chimiche e biologiche. Pertanto si consiglia di scongelare il cibo in frigo o più velocemente nel forno a microonde.
Cottura di cibi freschi
È preferibile utilizzare il microonde per la cottura di cibi freschi.
La rapida cottura senza acqua e a temperature non particolarmente elevate permette infatti agli alimenti di mantenere i nutrienti inalterati, a differenza di ciò che avviene con elettrodomestici di tipo tradizionale, dove la cottura ad elevate temperature altera il contenuto di vitamine e proteine dell’alimento.
Riscaldamento di cibi o bevande
Il microonde è comodo per riscaldare tè, latte e tisane a colazione o in ufficio per i cibi già cotti.
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Quali cibi si possono cuocere col microonde?
In molti utilizzano questo elettrodomestico prevalentemente per scongelare o riscaldare il cibo. Ma il microonde si può usare anche per la cottura di cibi quali:
- uova strapazzate,
- sughi,
- pesce,
- verdure,
- frutta secca,
- frutta disidratata,
- bevande (caffè, tè e camomilla).
Quali cibi è meglio non cuocere con il microonde?
È preferibile, invece, la cottura tradizionale per altri cibi, tra cui:
- broccoli,
- riso,
- funghi,
- pollo,
- uova sode.
Tuttavia, anche se la cottura con il microonde non risulta nociva per la salute, è consigliabile usare questo elettrodomestico con moderazione e quando è possibile ricorrere ai metodi di cottura tradizionali, tra cui il migliore in assoluto è certamente quello della cottura a vapore.
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Specializzata in Qualità e Sicurezza Alimentare, PhD, fondatrice di Cibo Sicuro Nel Piatto e autrice di articoli.