Mangiare un’ampia varietà di frutta e verdura è importante per una sana alimentazione e il corretto funzionamento del nostro organismo. Tuttavia, la frutta e la verdura possono contenere pesticidi e diserbanti. Si tratta di residui di sostanze chimiche potenzialmente dannose per il benessere.

Varie preoccupazioni relative alla salute umana sono associate ai pesticidi. Si va da impatti a breve termine come mal di testa e nausea, a impatti cronici. Tra questi diversi tipi di cancro, difetti alla nascita, infertilità e disturbi endocrini. I bambini, in particolare, sono maggiormente minacciati dall’esposizione cronica e a breve termine ai pesticidi.

Sicurezza alimentare e pesticidi in frutta e verdura: gli ultimi risultati del rapporto EFSA

Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) sui residui di pesticidi negli alimenti nell’Unione Europea, il tasso di superamento dei pesticidi rispetto ai limiti di legge è leggermente variato rispetto ai monitoraggi precedenti.

In particolare è aumentato quello ritrovato su fragole, cavolo cappuccio e uva da vino. Invece è diminuito su pesche, lattughe, mele e pomodori. E per le fragole il tasso di sforamento è quasi raddoppiato, passando dall’1,8% al 3,3%.

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Pesticidi a tavola: quali sono i rischi per la salute?

Come risulta dal rapporto dell’EFSA, in Europa nel 2019 sono stati analizzati complessivamente 96.302 campioni di alimenti, ovvero il 5,8% in più rispetto al 2018. Di questi il 96,1% è risultato nei limiti di legge.

In particolare, il 53% dei campioni esaminati è risultato privo di residui quantificabili. Il 45% conteneva uno o più residui in concentrazioni inferiori o pari ai limiti ammessi. Infine il 2% (241 campioni) conteneva residui eccedenti il massimo di legge. Di questi l’1% è stato sottoposto a misure legali.

Pertanto, l’EFSA dichiara che i prodotti analizzati nel 2019 hanno poca probabilità di rappresentare un problema per la salute dei consumatori. Tuttavia, si indicano alcune raccomandazioni per aumentare l’efficienza dei sistemi di controllo europei e garantire un elevato livello di tutela dei consumatori.

Pesticidi pericolosi

Bisogna considerare che ogni pesticida utilizzato sulle colture necessita di un periodo di attesa prima della raccolta, che differisce da pesticida a pesticida. E anche da una coltura all’altra.

I prodotti alimentari diventano sicuri per il consumo solo dopo la scadenza del periodo di attesa. Se la frutta e la verdura si raccolgono prima del termine del periodo di attesa, è probabile che abbiano un livello più elevato di residui pericolosi per la salute.

Ma come è possibile rimuovere tali residui?

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Come eliminare i pesticidi in frutta e verdura?

Nella frutta e nella verdura, la superficie della buccia trattiene la maggior parte dei residui di pesticidi. Questo è il motivo per cui la maggior parte dei residui può essere rimossa.

Ecco alcuni metodi semplici, sicuri e potenti da utilizzare per ridurre tali contaminanti presenti sui prodotti.

– Strofinarli in acqua fredda. Se si sciacquano frutta e verdura in acqua fredda, mentre si strofinano con una spazzola morbida, si possono rimuovere alcuni residui di pesticidi.

– Usare il bicarbonato di sodio. Uno studio ha rilevato che lavare le mele con una miscela di bicarbonato di sodio e acqua all’1% è più efficace nel rimuovere i residui di pesticidi rispetto alla sola acqua del rubinetto.

– Sbucciare frutta e verdura. Rimuovere la buccia dalla frutta e verdura contaminata può ridurre significativamente l’assunzione alimentare di residui di pesticidi.

– Eseguire la scottatura. Sbollentare i prodotti, esponendoli all’ebollizione per breve tempo e poi raffreddarli in acqua, riduce i residui di pesticidi. Uno studio scientifico ha riscontrato una diminuzione di oltre il 50% dei livelli di contaminanti in tutti i campioni di frutta e verdura. Fatta eccezione per le pesche.

– Portarli ad ebollizione. Una ricerca ha rilevato che la bollitura delle fragole diminuisce significativamente i residui di pesticidi, con riduzioni dal 42,8% fino al 92,9%.

– Risciacquare i prodotti con acqua ozonizzata. L’acqua ozonizzata (acqua miscelata con un tipo di ossigeno chiamato ozono) risulta particolarmente efficace nel rimuovere i residui di pesticidi dal cibo.

L’utilizzo di queste buone pratiche basate sull’evidenza scientifica può ridurre significativamente i residui di pesticidi sui prodotti freschi.

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